mercoledì 18 maggio 2011

Voto di protesta?Non credo...

Ormai sono trascorse quasi 36 ore dalla chiusura dei seggi, e fin dalle prime schede (quella per il Comune era un vero e proprio lenzuolo!) uscite dalle urne elettorali è stato chiaro quale fosse l'andazzo della votazione:

CAMBIAMENTO!

Ho sentito giornalisti, politici, presentatori dibattere su chi non avesse vinto o su chi avesse perso...parole, solo parole: le solite parole. Quello che posso dire, anche per le sensazioni provate in prima persona, è che qualche cosa sta cambiando, lentamente si intende, ma sta cambiando.

Alla fine, tra i vincitori, c'erano solo cittadini...e non politici politicanti! 

1 commento:

  1. A me però infastidiscono i meriti presi da quegli inetti "vincitori". Invece, sono ugualmente perdenti, come perduti sono gli Italiani. Seguaci smarriti, inermi a un decennio e piú di tirannia, con poca alternativa e con nessuna iniziativa.

    In Spagna vince la destra perchè si è protestato. Perchè l'elettorato stanco e ribelle è stato dissidente.
    In Italia gli astenuti sarebbero stati colpevolizzati, qui considerati per fare riflessioni.
    In Italia gli astenuti sarebbero rimasti a casa anche dopo l'astensione confondendosi con i "disertori".
    In Spagna continuano a dissentire, a rivendicare una politica differente.
    È dal 15 Maggio che senza sosta, neppure un giorno, rivendicano il diritto a governare e gridano che dai loro dipendenti non si sentono più rappresentati.
    Forse a prendere in seria considerazione le parole di rivendicazione popolare (citate da Beppe Grillo ma di tutti noi) sono stati gli Spagnoli piuttosto che gli Italiani.

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